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(Le 5 W del giornalismo) |
E sarà licenziamento non solo per chi volontariamente pubblica “fake news” ma anche per chi lo fa in buona fede. Il giornalismo non ammette negligenza e ripubblicare una notizia sul proprio giornale senza le dovute verifiche può compromettere il vincolo fiduciario tra il datore di lavoro e il professionista. È il caso del giornalista condannato che per la corte “aveva più volte violato l’obbligo fondamentale del mestiere di accertarsi della verità dei fatti” arrivando così a creare “una giusta causa di recesso”.
La Cassazione afferma che il compimento delle verifiche necessarie a fornire riscontro alle notizie pubblicate e l'accertamento della verità, rappresenta uno dei doveri fondamentali cui il giornalista è tenuto nello svolgimento della sua professione.
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