Mi piace Castelluccio di Norcia, non so per quale motivo ma mi piace da morire, e non solo per l'esplosione di colori dell'arcinota fioritura estiva della lenticchia, che attira migliaia e migliaia di persone a fine giugno e inizio luglio, con quella tavolozza di colori incredibili che madre natura sa regalarci. Mi piace anche quando ci sono poche persone, adoro l'aria sempre frizzante dei 1500 metri, adoro sentire il rumore del vento in mezzo a Pian Grande e degli animali in lontananza con il loro scampanellio... Un'esperienza sempre emozionante e sembra che abbia su di me un influsso magnetico e potente. Quest'anno ci sono stato per tre volte, ed in ognuna di esse è come se fosse stata la prima volta, non ci si stanca mai, ancor meno adesso, di questo posto ferito dal terremoto, che mantiene intatto il suo fascino atavico...
Ci si domanda spesso e volentieri come si possano aiutare questi posti a rinascere, io rispondo semplicemente andandoci, visitandoli, questo è l'unico modo per spingere la loro ripresa, fatta di economia derivante dall'agricoltura e dalla pastorizia. Ma anche contribuire a diffondere la conoscenza di questa incredibile ed affascinante terra. (S.B.)
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